Il 4 giugno 1989 finiva nel sangue la protesta di Piazza Tienanmen, dove decine di migliaia di studenti, a cui si erano aggiunti anche lavoratori, si erano accampati per settimane, facendo anche lo sciopero della fame, contestando le riforme economiche e chiedendo libertà di stampa e di parola. Sino a che arrivarono i carri armati. Il numero dei morti è tuttora ignoto. Centinaia, forse migliaia, vennero uccisi dalla repressione militare. L’immagine simbolo di quel tragico giorno è diventata quella del manifestante solitario e disarmato, rimasto sconosciuto, che blocca col proprio corpo una colonna di cari armati. 

Il 29 giugno 1989 gli studenti dell'Ateneo bolognese protestano contro quella strage.

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