A partire dalla fine del XVII secolo, anche in conseguenza della scarsa disponibilità di cadaveri per le dissezioni e degli scadenti risultati ottenuti nella conservazione dei pezzi anatomici, incominciò a diffondersi in tutta Europa l'anatomia plastica, cioè l'arte di riprodurre a scopo didattico figure umane intere o preparati anatomici in materiali diversi (avorio, bronzo, gesso, legno, cera).

Più in particolare, la ceroplastica vide Bologna ai primi posti nella riproduzione, a fini didattici, di figure o di singole parti del corpo umano.

 

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